giovedì 10 ottobre 2013

Dossier: Harley Davidson VR 1000, l'unica superbike made in U.S.A.

Harley Davidson da corsa?… Sì, la VR 1000!


Altro che cafè racer, V rod e sportster da sparo (vuoi vederne uno? clicca e vai all'articolo)… L’Harley Davidson una moto da corsa l’aveva fatta sul serio. L’Harley Davidson VR 1000 è stato un progetto iniziato nel 1988 e da all’ora al 1994, anno del suo debutto in pista, le voci di corridoio che giravano intorno alla fantomatica Harley da corsa non si contarono.

Purtroppo, l’idea forse valida nel 1988 si rivelò leggermente datata nel momento in cui finalmente vide la luce, ben sei anni dopo. L’idea dell’Harley di imporsi -o quantomeno farsi valere- su piste che non fossero ovali in terra battuta -il dirt track, quelle corse sempre in derapata…- purtroppo sfumò già prima di divenire realtà, ma ciò non vuol dire che la VR 1000 fosse una moto priva di qualità che, se scesa in pista al momento opportuno, avrebbe potuto dare all’immagine dell’Harley Davidson una veste un po’ più sportiva…
Comunque, la casa del Bar e Shield non ha certo bisogno di questo per entrare, o restare, nel cuore degli appassionati. La VR 1000, dal canto suo, non era affatto male: Bicilindrico a V di 60 gradi, distribuzione bialbero a camme in testa, quattro valvole per cilindro, iniezione elettronica e raffreddamento a liquido. Nel comparto telaio-ciclistica, emergeva un telaio in alluminio scatolato con il motore avente funzione di elemento portante. 135 i cavalli dichiarati, anche se pare che da test indipendenti ne vennero fuori soltanto 116. Malgrado ciò, non si registrano successi sportivi per il VR1000, ed il progetto venne abbandonato dopo un pugno di stagioni.
L’esperienza del V 60° non è però andata persa. Vi dice niente un certo V rod che, a distanza di dieci anni scarsi, ha prima suscitato la perplessità e poi la passione di molti fedelissimi dei big twin da drag strip?...
Andrea Mariani


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