venerdì 27 giugno 2014

Video: Come si guida in pista parte 3


Terzo ed ultimo capitolo della rubrica dedicata a come guidare una moto in pista. Buona visione!

Ivan Gemini

Non hai visto i video precedenti? Clicca qui

giovedì 26 giugno 2014

Video: Come si guida in pista parte 2


Seconda puntata dedicata alla guida in pista, per capire le differenze tra guidare una moto su pista e guidare una moto su strada. Se vi state chiedendo quali siano, già avreste bisogno di andarvelo a studiare, per cui sarebbe utile cominciare dalla prima puntata (non hai visto il video? Clicca qui). Se sapete già bene la differenza, una rinfrescatina non guasta. Andiamo quindi a vedere come si guida una moto in pista approfittando dello speciale di Motosprint... Buona Visione!

Andrea Mariani

domenica 22 giugno 2014

Video: Come si guida in pista parte 1


Non è una novità. Quasi tutti i motociclisti prima o poi, in un certo momento, hanno scambiato la strada per la pista. E benché alcuni ne vadano fieri, purtroppo non è una cosa di cui vantarsi. Primo, per gli ovvi pericoli a cui esponiamo gli altri e noi stessi quando siamo una statale e pensiamo di stare a Imola. Secondo, ma non meno importante, perché guidare in pista è molto diverso da guidare su strada. Come si affrontano le curve, come si frena, le traiettorie da impostare e seguire e via dicendo. Quindi, quali sono le differenze tra guidare una moto su pista e guidare una moto su strada? Se ve lo state chiedendo, già avreste bisogno di andarvelo a studiare. Se sapete già bene la differenza, una rinfrescatina non guasta. Andiamo quindi a vedere come si guida una moto in pista approfittando dello speciale di Motosprint... Buona Visione!

Andrea Mariani 


giovedì 19 giugno 2014

Prova: MOTO GUZZI 850 LE MANS


MOTO GUZZI 850 LE MANS, CARATTERE E SPORTIVITA' TUTTI ITALIANI

Erede in linea diretta della prima mitica Moto Guzzi V7 Sport, quella per capirci con il fantastico telaio rosso, La Moto Guzzi 850 Le Mans del 1976 viene presentata l'anno prima Salone della moto di Milano, suscitando subito il favore del pubblico e -più o meno- della critica. Sportiva di carattere al limite dello scarno -anche se con la carenatura integrale della foto, quella della versione più spinta, appare tutt'altro- la 850 Le Mans appare il giusto connubio tra passato e futuro, tra tradizione e modernità, il tutto permeato da quel gusto tutto italiano che rendeva affascinanti le moto di Mandello del Lario rispetto alle varie giapponesine contemporanee.

Rispetto ad esse, la 850 Le Mans non poteva vantare una migliore accelerazione sul quarto di miglio -13,8 sec. netti- e nemmeno una potenza superiore a quelle dei vari pluricilindrici nipponici, ma offriva una tenuta di strada al limite del corsaiolo, precisa ed equilibrata, che rendeva la moto estremamente competitiva quando a farla da padrone non erano solo i cavalli ma servivano delle doti di guidabilità superiori. Certo, l'importante coppia di rovesciamento tipica del V-twin Guzzi rendeva all'inizio piuttosto scioccante l'approccio con il mezzo, ma una volta preso confidenza, le qualità in termini di precisione e compostezza non avevano pari. 
Il sistema di frenata combinata, poi, -anche se nella guida "di manico" poteva risultare fastidioso- garantiva una sicurezza notevole in tutte le situazioni. Una gran turismo di razza, insomma, capace anche di dar prova della sua qualità costruttiva, robustezza ed affidabilità sui campi delle celebri corse di durata -da qui, appunto, Le Mans-.    

lunedì 16 giugno 2014

Prova: HONDA CB 900 F BOL D'OR


CB 900 F BOL D'OR by HONDA, IL MODERNO CHE ARRIVA DAL PASSATO

Era il 1979 quando la Honda presentò la CB 900 F Bol d'Or. Non abbastanza appagata dalla sensazione suscitata in tutto il mondo con la precedente CBX 1000 sei cilindri, la Honda tenta di stupire nuovamente con La CB 900 F. E ci riesce. Certo, raccogliere l'eredità di un must come la CB 750 Four non è cosa da poco, ma la CB 900 riesce egregiamente grazie all'ingegno del leggendario Soichiro Irimajiri che ne cura lo sviluppo.
Linea classica unita ad un concentrato tecnico innovativo, la Cb 900 stupisce già sulla carta con una serie di soluzioni innovative. Quattro valvole per cilindro, accensione elettronica  e sospensioni regolabili sono solo alcune delle finezze tecniche che la nuova Honda mette in campo, accreditata di numeri già di per sé notevoli nell'ordine dei 95 cv a 9000 giri, 215 km/h di velocità massima ed un tempo sul quarto di miglio di 12 secondi e mezzo.

Numeri che potrebbero far pensare ad una sportiva pura e dura -per l'epoca-. La CB 900 F invece si rivela alla guida molto equilibrata, anche se un po' nervosetta, mentre il peso un po' elevato -nell'ordine dei 235 kg a secco- non fa digerire troppo bene il misto stretto, preferendo i curvoni veloci e l'autostrada grazie anche all'allungo notevole che questo quattro cilindri bialbero è in grado di offrire. Le sovracitate sospensioni regolabili fanno egregiamente il loro dovere, di pari passo con l'impianto frenante che vede un doppio disco da 280 mm all'anteriore ed un singolo posteriore, mentre il telaio ad oggi -ma anche allora- denuncia qualche limite alle alte velocità.


Di certo, nel complesso, la CB 900 F viene promossa a pieni voti, anche se sembra inquadrarsi più come antesignana delle moderne sport tourer che come sportiva in senso stretto, regalando anche qualche emozione in più rispetto alla progenitrice CB 750 Four, a cui non si poteva criticare nulla se non un, diciamo, eccessivo equilibrio generale che ne rendeva la guida un ... po' piatta. Va però detto che sia la Cb 750 che la 900 F sono entrambe contraddistinte dalla qualità costruttiva Honda e da una genuinità di progetto che le rende ancor oggi, a distanza di quaranta e trent'anni dalla loro messa in produzione, due moto moderne nel vero senso della parola ed usabili tutt'ora quotidianamente, senza troppi pensieri.
Cosa che di certo non può dirsi per molte loro contemporanee. Quindi, nessun dubbio. Un bel 9 pieno pieno!