sabato 18 ottobre 2014

Racconti di viaggio: B-Racer Roma all'Italian Bike Week



Era un po' che me lo chiedevo... Ma come cavolo ha fatto il nostro direttore e i suoi compari del B-Racer Roma a metterci più di sei ore per andare da Roma a Perugia? Poi, chiacchierando davanti ad un giro di birra, sono stati proprio loro a darmi una spiegazione... Ed a farmi sbellicare dalle risate. A dir la verità, però, non so se ridevo di scherno o di invidia...

Ivan Gemini

La mattina di sabato 31 maggio a Roma c'era un sole che spaccava le pietre. Alle 15-30, quando partiamo, la pioggia a momenti ci affoga. Appuntamento sulla Cassia bis. Alessandro, Luca, Ahmed, Roberto e io partiamo verso Perugia vestiti da sommozzatori, carichi come somari e già bagnati fradici. Per fortuna dura poco ma, appena smette di piovere, la Guzzi di Luca ci lascia. Filo del gas rotto. No problem. Tra i miei e quelli di Ahmed, di ferri che ne siamo portati un mare. Alessandro ci mette l'arte e in

due ore di sosta al lato della strada la Guzzi riparte, più o meno riparata. Applauso a Luca, che malgrado il gas precario continua la marcia invece di tornare verso casa. Roberto passa in testa ma il tom tom fa come gli pare, non si sa come finiamo sull'autostrada e riusciamo subito a Orte. Caffè e sigaretta ci vogliono. Siamo in viaggio da tre ore e siamo ancora a Orte! Da qui in poi la strada si fa tranquilla, arriviamo a Perugia ma il tom tom fa come cavolo gli pare, giriamo il centro un paio di volte, ci fermiamo e reimpostiamo. Mancano 20 km. Ok, ripartiamo e cominciamo a girare come cretini intorno al Lago Trasimeno per
una buona mezzora. Ci fermiamo ancora, reimpostiamo di nuovo e siamo daccapo. Mancano 20 km. Cazzo, sempre 20 km? Comunque, in un modo o nell'altro arriviamo a Tuoro sul Trasimeno. Nel parcheggio dell'evento, il mio contakm segna 238. Roma-Perugia sono meno di centosessanta, e ci abbiamo messo sei ore e mezza... Fate un po' voi. Sistemiamo le tende che è ormai buio, ma ce la facciamo. Ci raggiunge Umberto. Serata a base di bistecche e patatine, birra e Jack Daniel's. Mica male. Poi, concerto di una cover band dei Metallica, molto bravi, ed un sacco di botte sotto al palco per me e Ahmed. Ma siamo Iron
perciò sopravviviamo e ci scappa pure il bicchiere della staffa. Salutiamo Umberto, che dorme da un'altra parte. Notte da urlo, freddo cane -ad una certa ho pensato di infilarmi pure il casco- e materassini che si sgonfiano. Mettiamo la sveglia alle dieci, ma alle otto siamo tutti fuori tenda. C'è il sole, giornata da paura, e in tenda si sfiora il soffocamento, Ma Roberto si è portato pure la moca perciò il risveglio non è male. Comincio a pensare che Umberto è molto furbo. Vabbè...Ci
raggiunge e giriamo tutta la mattina per il raduno tra stand e lungolago, con puntatina romantica sul pontile. Ora di pranzo, trofie pancetta e pomodorini secchi -buone, ma gli ultimi davvero non c'entravano un cavolo- accompagnate da ustioni di terzo grado per roberto, visto che il tavolo era al sole. Appena ci alziamo, tornano le nuvole. Pensiamo che sia il caso di rimontare in sella. Smontiamo tutto, carichiamo le belve, salutiamo Umberto e ripartiamo. Una sosta appresso all'altra. Le chiappe di tutti bestemmiano -che belle le selle Cafè Racer!- le mie non si lamentano, ma con due metri di
manubrio -che belli i manubri custom!- c'ho il collo che recita il rosario. Ad ogni modo rientriamo nel Lazio. Il presidente ci abbandona per imboccare l'autostrada. Proseguiamo in quattro e, finalmente... G.R.A. in vista. Finita? No, perchè Luca ad un certo punto mi saluta dicendo a gesti che lui procede dritto. Io non capisco una ceppa e gli vado dietro, esattamente dalla parte opposta di dove dovevamo andare io Ahmed e Roberto. Ancora una volta poco male. Portiamo in un modo o nell'altro le chiappe a casa. Sulla soglia del garage, il conta km di Dondola segna 502. Non chiedetemi come... Ma li rifarei tutti, uno per uno!  


Andrea Mariani










giovedì 9 ottobre 2014

Racconti di viaggio: B-Racer Roma... Dar Ciccio!



Stavolta ci è andata di lusso. Abbiamo lasciato le tendine ed i materassini che si sgonfiano a casa, per starcene una giornata a bordo piscina serviti e riveriti... Ma andiamo per ordine. 9 e 30 al primo benzinaio della Flaminia. Stavolta arrivo tardi io -ovviamente do la colpa alla signora...- La cosa mi costa sette caffè, ma dà al presidente il tempo di venirci a salutare prima di partire per le ferie, per cui bene così.

Ore 10 circa. Er Ciccio si è già sudato 14 camicie tra giubbotto invernale e casco integrale, mentre Luca che ha fatto lo splendido arrivando in canottiera scippa la camicia al Lento per non esser l'unico a prendere il raffreddore in agosto... Ad ogni modo partiamo e... Arriviamo senza intoppi. Malgrado tre cavalcature su cinque -tanto per cambiare- siano ultratrentennali, nessuna ci pianta in asso. A dire la verità, l'unica che stronzeggia un po' è proprio la mia Dondola. Le marce entrano a c...o di cane e un paio di volte mi ritrovo in piena curva col cambio in folle (Azz...) ma grazie a Dio ho il Lento alle spalle che veglia su di me. Devo ammettere che è più colpa mia, che della
moto, era una settimana che mi ripromettevo di sistemare quella caspita di forchetta del cambio... Comunque, attraversiamo un bel po' di paesini carini, ma sinceramente non me ne ricordo uno. Ciccio in testa al gruppo sta evaporando manco fosse in sauna e ci fa tenere una media piuttosto alta -ha fretta di buttarsi in piscina- per cui ginocchio a terra -pare vero eh?- arriviamo ad Amelia. Quello che è andato meglio, è  il Lungo. Perché? Beh, fatevi cento chilometri di Flaminia e poi ditemi se non avete
desiderato, in certi punti, di avere un'enduro... Altro che buche!- In un modo o nell'altro siamo arrivati, con tanto di servizio fotografico in movimento ad opera delle due "zavorrine" Anna e Mary...  Da qui in poi c'è poco da dire... Tuffi in piscina manco avessimo dodici anni, Simone che si pianta in piscina esibendosi nel "tuffo a chiodo", pranzo eccezionale -grazie Mamma e Papà der Ciccio!!- e il Lento che viene fatto santo... Mentre cazzeggiamo in piscina ci raggiunge anche Roberto, che si ferma a pranzo e poi procede alla volta di Ravenna -c...o ho più bagagli io che invece torno a Roma!
Vabbè...-. Cala la palpebra... Pisolino all'ombra e poi tutti a bordo vasca a prendere il sole. Bella giornata, ci voleva proprio! Al ritorno ce la prendiamo comoda. Il Lungo come apripista non è male, quasi quasi a settembre lo promuoviamo... Arriviamo a casa stanchi ma rilassati... Bella Ciccio, domenica prossima tutti da te...



Andrea Mariani










lunedì 6 ottobre 2014

B-Racer Roma, un gruppo che va oltre il web


Li abbiamo conosciuti bene, anche se sotto le vecchie insegne del Café Racer Roma. Ora, l'allegra combriccola di racers romani ha preso il nome di B-Racers Roma. Perché e per come non è importante, le solite storie poco simpatiche... B come Beat, come B-Generation, come lato B... Non è ben chiaro. La cosa chiarissima, invece, è che questo gruppo con la G maiuscola non è uno di quelli che vive solo tra chat e pagine facebook, ma è un gruppo che di strada ne fa, davvero, sull'asfalto, sotto la pioggia, sotto il sole ecc. ecc... Anche solo per andare al pub sotto casa, ma di persona. Un gruppo vero, insomma, fatto di uomini, donne e ferrivecchi, e non di nickname e profili virtuali... Naturalmente, però, siamo comunque nell'era del web, e questi ragazzi non sono da meno. Per conoscerli meglio, fatevi un giro su facebook, cercando B-Racer Roma Group e, intanto, guardatevi il video di seguito... Bravi ragazzi, continuate così!  

Ivan Gemini