“Harley Davidson”
and the “Marlboro Man”
Il film Harley Davidson & Marlboro
Man -Harley Davidson and the Marlboro Man- USA, 1991- diretto da Simon Wincer e
prodotto dalla Metro Goldwyn Mayer, discreto successo al botteghino
preannunciato dai due attori -allora molto popolari- Mickey Rourke e Don
Johnson, è stato in un primo momento un grosso flop di critica. Alla sua uscita
in Italia venne vietato ai minori di 14 anni, malgrado non fosse più violento o
sboccato di molti film comunemente in onda alle 20-30 sulle reti nazionali
dell’epoca. Per tutti i bikers, racers e nostalgici del vecchio west è invece
diventato in breve un cult, soprattutto a qualche anno dalla sua uscita, tanto
che le riproduzioni del giubbotto indossato dal riflessivo ed enigmatico Harley
nel film sono ancora oggi richiestissime e vendute a caro prezzo -malgrado la
qualità delle stesse sia spesso pessima- e la moto utilizzata per le riprese, ovviamente una Harley Fxrs customizzata da
Bartel’s di Los Angeles- sia giudicata da moltissimi appassionati ancora oggi
l’Harley più bella mai costruita e ne fiocchino le repliche più o meno fedeli
in ogni raduno che si rispetti.
Ma come mai questo film giudicato al limite dei
B movie rappresenta invece per milioni di appassionati una pietra miliare? Beh,
la trama seppur non così scontata, di certo non lo spiega: siamo a Los Angeles,
nell’immediato -allora- futuro del 1996.
Harley Davidson si fa un viaggio di giorni -accompagnato dalla colonna sonora
di Bon Jovi- per tornare nella città dov’è cresciuto e festeggiare il
compleanno del grande amico Marlboro Man, dopo esser sparito per due anni.
Ritrovatisi, decidono assieme ad altri amici storici di rapinare un furgone
portavalori per salvare il bar del loro padre putativo, che è stato una casa
per loro durante la giovinezza, minacciato dal pignoramento ad opera della
banca.
Casualmente, proprio quella che decidono di rapinare. Il frutto della
rapina sarà però un carico di droga, la Crystal dream, in cui la banca
traffica. I due protagonisti diverranno quindi il bersaglio del direttore, che
metterà alle loro costole killer senza scrupoli. Alla fine, solo Harley e
Marlboro riusciranno a sopravvivere, e ingaggeranno una battaglia con killer e
direttore da cui usciranno -un po’ malconci- vincitori. I due amici infine si
divideranno di nuovo, ognuno per la propria strada. Marlboro tornerà ai rodei e
Harley rincontrerà -ma guarda un po’- l’unica ragazza che abbia mai amato e
partirà con lei alla ricerca di nuove emozioni. In realtà, ad un occhio
frettoloso non è spiegabile come mai questa pellicola, pur carina, ma con nulla
da dire di eccezionale, sia diventata a distanza di anni dalla sua uscita così
popolare. Invece, per tutti quelli pazzi per le moto, avventure e rischio
-magari visto al cinema- i motivi per innamorarsi ci sono tutti.
I due
protagonisti infatti affascinano sia uomini che donne e, chi l’uno chi l’altro,
rappresentano un po’ per tutti l’ideale di uomo che si voleva diventare, o
accalappiare, quando si fantasticava sui banchi di scuola. Poi, l’amicizia. A
chi è che non piacerebbe avere un pugno di amici pronti a rapinare una banca
per darci una mano? E ancora, la donna-poliziotto motociclista di Marlboro -chi
è che non l’ha sognato?- , quello spettacolo di ferro che l’Fxrs, più una racer
che una custom nel film e che si lascia pure indietro le moto della polizia,
elicotteri e sparatorie ed infine la libertà di decidere giorno per giorno il
proprio destino, che sia in sella ad un toro o lungo una strada sconosciuta.,
il tutto a lieto fine e con la colonna sonora giusta. E poi, anche dietro le
quinte i due attori sono tipi un bel po’ intriganti… Basti pensare che il caro
Johnson si è fatto tutti i Miami Vice senza controfigura per provare emozioni
forti, e che il buon Rourke si è fatto massacrare facendo il pugile non solo
prima, ma anche dopo esser diventato un attore famoso. Serve altro, per creare
un mito? Noi, racers, bikers, rockers o che dir si voglia, pensiamo proprio di
no. Peccato per Kaori (ve la ricordate, sì, la pubblicità del Philadelphia
light?) che fa la timida ed impaurita inserviente che subisce una rapina,
prontamente sventata dal riflessivo Harley… Per noi Italiani, a pensarla quando
“mangiava poco poco” una risata è difficile da reprimere…
Andrea Mariani
chi è la donna nella scena iniziale ? Me lo sono sempre chiesto .
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