Honda CX 500… l’Honda anomala (seconda parte)
Sensazioni
alla guida
Quando
si sale su un CX 500, si va oltre alla forcella esile, alle coperture sottodimensionate,
ai problemi del telaio. Ci si lascia cullare dal dolce ondeggiare nelle curve
dove ci potrebbe essere una traiettoria pulita: invece si sorride, dentro e
fuori, sentendosi parte di una macchina, con i limiti ed i propri difetti. Il
suo fascino è nella solidità del progetto e nella precisione della
realizzazione, che con disinvoltura dopo trenta e più anni macina chilometri su
chilometri con costi di gestione irrisori, che nessuna moto, anche le più nuove
e blasonate, può vantare. E che soddisfazione quando, anche in pieno inverno,
si tira l'aria, si sfiora lo start, e il motore va in moto senza esitazione. Il
bicilindrico bofonchia leggero (non sibila come il quadri cilindrico) e ti
porta, senza batter ciglio, dal sud al nord Italia, come pure fino a Capo Nord,
senza il cigolare della catena di trasmissione. Grazie Honda.
Modelli
Il
primo modello di CX 500 è stato aggiornato, per lo più esteticamente, nel 1979.
Questo è il modello base, che ebbe un buon successo di vendita, nonostante
l’elevato prezzo d’acquisto, e che fu prodotto fino al 1982. Nel
1980 si aggiunse la variante Custom, denominata CX 500 C, con assetto
americaneggiante. Nello stesso anno, al Salone di Colonia, venne presentata la
CX 500 Turbo, esordio del Turbo su una moto di serie, inoltre prefigurava le modifiche estetiche della
nuova serie della versione base, denominata Eurosport, uscita successivamente
nel ’82, decisamente più moderna, sia sotto l’aspetto estetico che tecnologico.
La gamma venne poi completata con l'allestimento per turismo a largo raggio,
non più denominato "CX", ma GL 500 Silver Wing, per sottolineare
l'eguale tipologia d'uso con la Honda GL 1000 Gold Wing. Nel
'83 tutti i CX500 sono stati portati a 650 cc (in realtà 673 cc) e furono
presentati i modelli CX 650 E, CX 650 Turbo.
Non
ci furono altri nuovi modelli e nel 1986 l’intera gamma venne messa fuori
produzione, al pari della tipologia di motorizzazione a V, nonostante il buon
successo di vendita e la numerosa schiera di clienti entusiasti della robustezza
ed economia d'esercizio dimostrate dalle "CX”. Molti
esemplari esistono ancora oggi, e insieme ai GL Silverwings, stanno rapidamente
diventando moto di culto. In tutta Europa e nel resto del mondo ci sono molti
esemplari ancora perfettamente funzionanti e sono presenti diversi Club
nazionali dedicati all’Honda CX. Dato
che in quegli anni l’Honda soleva indicare oltre al modello anche l’anno di
produzione (attenzione che non sempre coincide con quello di immatricolazione)
i principali modelli sono:
CX
500 Z, prima serie, anno di produzione: 78-79, telaio: CX500E-2026864-2052210
CX
500 A, anno di produzione: 80, telaio: da CX500E-2201550
CX
500 B, anno di produzione: 81, telaio: da CX500E-2300001
CX
500 C, anno di produzione: 82, telaio: da CX500E-2400001
CX
500 CA Custom, anno di produzione: 80, telaio: da PC01E-2119387
CX
500 CB Custom, anno di produzione: 81, telaio: da PC01E-2214306
CX
500 CC Custom, anno di produzione: 82, telaio: da PC01E-2300001
CX
500 EC Euro Sport, anno di produzione: 82,
telaio: da PC02E-4000001
CX
500 TCC Turbo, anno di produzione: 83, telaio: da PC03E-200001
CX
650 Custom RC11, anno di produzione: 82
CX
650 ED Euro Sport RC12, anno di produzione:
83
CX
650 TD Turbo RC16, anno di produzione: 83
Vediamo
di descrivere sinteticamente le caratteristiche dei vari modelli.
CX
500, prima e seconda serie (Z, A, B e C)
Poche le varianti alla CX 500, diventata in
breve tempo un vero e proprio best-seller. C’è solo un leggero ritocco della
CX500 che arriva dopo quasi un anno dal debutto del 1978. che si distingue per
alcuni dettagli, per lo più estetici, come il copriradiatore cromato, l’unghia
in plexiglas sul cupolino e i coperchietti dei rivetti delle ruote che
abbandonano il nero in favore del grigio. Cambia anche la pompa dei freni e le
pinze a doppio pistoncino. Il CX500 ha incontrato subito un buon successo di
mercato, dimostrando, oltre alle caratteristiche tecnologiche e prestazionali,
anche una buona affidabilità ed economicità di esercizio, principalmente per la
caratteristica trasmissione a cardano meno costosa, in termini di manutenzione,
di quella a catena. Resterà in produzione fino al 1982.
CX500C
o CX 500 Custom (A, B e C)
E’
del 1979, nata per il mercato nordamericano, ma importata anche in Europa. In
Italia arriva nel 1980 e rimane l’unico modello Custom importato. Si tratta di
una moto interessante, perché arrivata quando, da noi, la moda delle custom non
aveva ancora fatto tante “vittime”. Realizzata con la solita cura costruttiva
tipica Honda, non mancano gli stilemi classici del filone: il sellone biposto,
l’ampia strumentazione tonda, gli indicatori di direzione montati lungo gli
steli della forcella sotto il livello del faro, e le abbondanti cromature
oltre, naturalmente, al manubrio a corna di bue e al serbatoio più piccolo e
stretto, con la forma a goccia. Il faro e strumentazione erano simili al Deluxe
CX500. Tecnicamente differisce dal modello stradale solo per il diametro minore
della ruota posteriore, riducendo di un 10% la velocità massima e maggiori
consumi, anche a causa della posizione eretta del busto. Il 1982 è stato
l'ultimo anno della sua produzione, sostituito, solo per il mercato americano,
nel 1983, dal CX650 Custom.
CX500T
o CX 500 Turbo (C)
Il
CX500T, primo motore turbo montato su una moto di serie, era inoltre
caratterizzato dall'iniezione del carburante e da una carenatura integrale. Il
turbocompressore riusciva a fornire una spinta che quasi raddoppiava la potenza
del motore. Il carter motore è uno dei pochi elementi rimasti dall'originale
CX500, mentre sospensioni, freni, telaio e carenatura hanno tutte differenze
significative rispetto al precedente CX500.
Il
CX500 Turbo, anche se capace di straordinarie caratteristiche di accelerazione,
soffriva per gli strappi bruschi e della grande potenza. Essendo la prima moto
produzione Honda ad iniezione, il sistema di controllo del motore era ancora
complesso e poco affidabile. Il CX500 Turbo (noto anche come CX500TC) è stata
prodotta solo per l'anno 1982 e non ha avuto un travolgente successo di
mercato: è stato venduto solo in numero limitato, con un totale di circa 5.400
unità.
Alla
Honda resta però il merito di aver lanciato la breve stagione delle moto
sovralimentate che nella prima metà degli anni Ottanta coinvolge tutte le Case
giapponesi.
CX500E
o CX 500 Eurosport (C)
Introdotta
nel 1982 la variante E è una moto migliorata rispetto all'originale 500.
Condivide molte parti con il Turbo CX500 dell’80. La Eurosport si differenzia
dalla serie dei modelli precedenti per l'estetica, forcelle anteriori assistite
con meccanismo anti-dive ad aria, sospensione posteriore singola ProLink, freni
notevolmente migliorati con due efficaci pinze flottanti anteriormente e freno
a disco con pinza al posto del tamburo posteriormente. Le ruote sono modificate,
con un Comstar davanti con un pneumatico
da 100 90H18, mentre sul posteriore è un pneumatico 120-80H18. Il serbatoio è
più grande, cupolino, pannelli laterali, sella, codone e che condividono le
linee molto più moderne. La strumentazione è migliorata con l'introduzione
dell’indicazione del livello del
carburante e, come il resto della moto, ha un aspetto più moderno. Parafanghi
in plastica sostituiscono quelle in acciaio cromato delle versioni precedenti,
il faro tondo viene sostituito con una lente rettangolare, per una migliore
illuminazione notturna.
Le
modifiche al motore sono l'introduzione di un tenditore automatico, della
catena di distribuzione, che sostituisce la versione manuale e le distanze
delle valvole sono ridotte, probabilmente per un migliore controllo di
produzione. I motori del modello Eurosport sono identificabili dalla mancanza
di un bullone del tendi catena e le teste del cilindro che sono verniciati con
strisce nere e in lega satinata.
Con
le modifiche apportate alla 500 Eurosport la moto era più moderna, sia
esteticamente sia per guidarla, e anche più affidabile rispetto alle versioni
precedenti.
GL500
e GL650 Silverwing
Nel
1981 Honda ha presentato la GL500 Silverwing, che era una moto di medie
dimensioni da turismo. Il motore della GL500 era simile al motore CX500, ma
utilizzava un sistema più affidabile di accensione elettronica. Il GL500
utilizzava la sospensione posteriore monoammortizzatore dell’Honda Pro-Link, ed
era disponibile sia come una moto nuda che carenata. Il modello Interstate
usciva già dalla fabbrica con una carenatura avvolgente, borse laterali rigide
e un baule posteriore. L'aspetto della Silverwing era come una miniatura GL1100
Goldwing . Il modello 1981 aveva un piccolo baule posteriore, che è stato sostituito
da uno più grande nel 1982. Il baule era intercambiabile con il sedile
posteriore, anche se c'era un extender aftermarket a disposizione per
permettere al baule di essere montato dietro al sedile del passeggero.
Nel
1983 il GL500 è stato aggiornato con il GL650. A parte il motore di maggiore
cilindrata, il GL650 aveva un cupolino leggermente differente, supporti e
montaggio frontale del contenitore del motore, che rispetto al GL500, erano
dipinte di nero. Il consumo di carburante del GL650 è stato migliorato con
l’utilizzo di nuovi ingranaggi e la sostituzione della ventola del radiatore
del CX/GL500 meccanica con un ventilatore elettrico.
CX650C
o CX 650 Custom
La
CX650 Custom è stato un modello prodotto nel 1983 per il mercato statunitense.
L'esclusivo design di tipo cruiser lo
distingue da tutte le altre varianti CX. Telaio, forcella, serbatoio a
goccia, sella bassa e scarico troncato e motore verniciato di nero, invece che
d'argento, hanno dato uno stile pensato per il desiderio americano della “Cruise
Bike”. Il CX650 non poteva competere con il VF750 Magna, più caro, ma molto più
potente, ed è stato eliminato l'anno successivo.
CX650ED
o CX 650 Eurosport
Il
CX650ED o Eurosport è stato inoltre introdotto nel 1983 ed era esteticamente
molto simile al CX500 Eurosport prodotto l'anno precedente. E' stato
commercializzato nel Regno Unito, Europa,
Canadesi, Australia ed altri mercati minori. Freni, sospensioni e motore
sono migliorati rispetto alla precedente versione 500.
CX 650 Turbo
Nel 1983, il motore della Turbo CX500 è stato
portato fino a 673 cc, il che significava un aumento di 77-97 cavalli, che lo
ha reso una delle moto più potenti disponibili quell'anno. In aggiunta
l'aumento di cilindrata, il rapporto di compressione è stata aumentato mentre
la pressione di sovralimentazione massima è stata abbassata, rendendo il
passaggio da off a on-boost, meno brusco rispetta al precedente CX500 Turbo. Il
sistema di iniezione di controllo è stato sostanzialmente modificato e
l'ammortizzatore posteriore ha ricevuto un aggiornamento anche con l'aggiunta
di un meccanismo di azionamento manuale Damping Control. Esteticamente la Turbo
CX650 si differenzia dal modello precedente soprattutto nel colore e nelle
scritte. Tuttavia, in una riduzione dei costi di esercizio, Honda ha prodotto
il cupolino 650 Turbo da ABS di plastica rispetto alla 500 turbo di GRP . Si
tratta di un modello tra i più rari della produzione Honda, con solo 1.777
modelli costruiti.
Altri
modelli.
Il
mercato giapponese ha visto anche una versione 400 cc di CX e di GL, ,con lo
stesso stile per rispettare le regole di
licenza, giustamente chiamato il CX400 e GL400. Alcuni modelli sono arrivati
anche in Europa. In Giappone la GL650 Silverwing Interstate è stato chiamato
come Limited Edition GL700 Ala Interstate, pur utilizzando lo stesso motore di
674 cc della GL650. In Australia, il CX500 1980-1982 'standard' erano
conosciuti come "Shadow CX500". Questo fatto ha poi creato confusione
quando la Honda ha presentato il VT500 e il VT750 "Shadow" nel 1983.
Infine
c'è il modello "Deluxe" (1979-81). Questa moto sembra quasi identica
all'originale CX500 Standard, ad eccezione degli indicatori, del faro, della
sella e le ruote a stella - 19 pollici anteriori e 16 pollici posteriori.
Roberto Savinetti